Via Giovanni Battista Sammartini, 38
VAI A MAPSLa mostra intende indagare il tema della distanza: un concetto fluido e dinamico che si configura in molteplici forme, relazioni e approssimazioni. Empatia, rapporti sociali, iper-connessione, visioni microscopiche o macroscopiche sono solo alcune delle declinazioni su cui i docenti e gli studenti di comunicazione visiva di Unirsm Design hanno lavorato, interrogandosi sulla natura delle relazioni interpersonali e interspecie. In un dialogo tra l’artefatto visivo e lo spettatore, si apre un universo di riflessioni e interrogativi sulla società contemporanea e sulla sua capacità di connettersi veramente, al di là delle distanze che ci separano.
La mostra sarà inoltre arricchita da un contributo di Alessandro Bergonzoni, straordinario attore e artista, dal titolo: Per stare e non distare (vite da vicino di cose).
Dal 1991 al 2019 Italo Lupi cura il calendario per le Grafiche Mariano. Grazie alla lungimiranza del committente, la tipografia della Brianza diretta da Giorgio Anzani e Luigino Songia, Lupi esplora la qualità tecnica dello stampatore attraverso il proprio divagare curioso. Dalla tipografia alla fotografia, dagli omaggi ai maestri del design italiano ai vari registri visivi amati: giochi, libretti d’istruzioni, cartelli stradali. I calendari costituiscono pertanto un vocabolario intimo della grafica di Italo Lupi, capace di tenere insieme l’occhio dell’architetto – quando nel calendario del 2009 omaggia alcune delle città mondiali più amate in forma di info grafica – e lo sguardo del grafico tra cocktail pop a rigori tipografici. L’avvicendarsi dei mesi, anno dopo anno, svela il linguaggio visivo di Italo Lupi, in gran parte costituito da divagazioni sui più diversi repertori visivi così come dalla propria generosa curiosità umana e culturale.
Cosa significa essere underground? Quali sono i segnali visivi che comunicano una natura indipendente, clandestina, sperimentale e DISTANTE dal sistema e dai normali canali di distribuzione? Partendo dal nostro luogo sotterraneo cercheremo indizi, metafore, segni, simboli e li raccoglieremo con tecniche varie, per realizzare tutti insieme un oggetto editoriale collettivo.
Lo spazio è uno strumento di comunicazione, non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche in base alla percezione e ai movimenti di chi lo abita: fattori che possiamo identificare e orientare. Il workshop avrà come scopo la progettazione dell’identità del luogo dove si svolge l’esposizione, in relazione agli spostamenti dentro quello spazio oppure verso quello spazio. Le segnaletiche saranno realizzate su grande formato, a mano, con vernici o spray, su supporti da definire (pavimenti, pareti, teli, rotoli di carta, lenzuola,...). Si identificherà un codice da realizzare con stencil nei grandi formati a disposizione e si andrà alla ricerca di un’identità che si basa su canoni poco convenzionali.